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Il territorio dell’ A.F V. La Selva si estende per quasi ottocento ettari nel Comune di Montese (MO) tra le frazioni di Castelluccio e Montespecchio. Il fiume Leo segna uno dei confini della riserva che corre lungo la Fondovalle, strada provinciale grazie alla quale risulta estremamente agevole raggiungere la casa di caccia partendo da Modena o dopo aver lasciato l’autostrada A1 all’uscita Modena Sud e proseguendo per Spilamberto, Vignola, Fanano.
Il Monte Cimone, la vetta più alta dell’Appennino Modenese, si erge proprio di fronte alla confortevolissima casa di caccia, in località Castelluccio.
I cacciatori, sia all’inizio che al termine delle battute, vengono accolti nell’antico rustico in sasso da poco mirabilmente e razionalmente ristrutturato, per riscaldarsi al fuoco dei ceppi che ardono nel grande camino del salone ornato da imponenti e suggestivi trofei di cervo, daino, capriolo e cinghiale, i selvatici che popolano il territorio. Dopo ogni cacciata ci si raccoglie intorno alla lunga tavolata per gustare in allegria le prelibatezze della cucina modenese e quelle che i cacciatori provenienti da altre contrade non mancano mai di offrire, in segno di riconoscenza per aver goduto la squisita ospitalità offerta dall’A.F.V. La Selva e dei simpatici, cordiali abitanti del circondario.
Le cacce si svolgono tra boschi cedui, tagliate e prati: ambienti ideali per gli ungulati che abbondano, tanto da poter giurare che è praticamente impossibile non avvistare qualche selvatico a qualunque ora del giorno. L’ A.F.V. La Selva è ubicata in un comprensorio vocato al turismo e con modica spesa è possibile pernottare in una delle comode strutture alberghiere presenti nel Comune di Montese. Chi volesse farsi accompagnare da familiari o ospiti non cacciatori troverà molteplici possibilità di svago, organizzando escursioni anche a cavallo o meno affaticanti bagni di sole a bordo piscina, in periodo estivo: mentre, in inverno, sono fruibili le piste di sci della vicina Sestola (la perla dell’Appennino) e delle altre stazioni sciistiche limitrofe. La caccia grossa si pratica in terreno non recintato, sia alla cerca che all’aspetto; inoltre, vengono organizzate, nel periodo consentito dal regolamento provinciale, battute di caccia al cinghiale che nelle stagioni passate hanno sempre consentito di ottenere cospicui carnieri. Nei boschi prospera una nutrita e radicata popolazione di daini, suddivisa in diversi branchi. Il cervo non è specie cacciabile, al momento, ma la presenza di più soggetti è desumibile dalle frequenti tracce e dai ripetuti avvistamenti. Sono i caprioli gli ungulati di gran lunga più numerosi entro i confini dell’ A.F.V. La Selva; si è constatato che lo popolazione, in costante aumento, è sana e ben insanguata, come dimostra il crescente sviluppo dei palchi negli esemplari di sesso maschile, nonché lo corporatura delle femmine. Ottimi trofei presentano anche i daini, basti pensare che è stata ottenuta una medaglia d’argento già nel corso della prima stagione di caccia. Non mancano le occasioni di praticare la caccia per coloro che si dedicano alla selvaggina minuta: nei boschi e nei prati dell’azienda si trovano lepri, pernici rosse e fagiani. Da novembre lo beccaccia non manca mai all’appuntamento con il cacciatore dotato di un buon cane. AFV Selva del Cimone S.R.L.
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